L’Italia, con la sua ricca storia e variegata geografia, è sempre stata soggetta al rischio sismico. Per affrontare questa minaccia e proteggere le persone e le proprietà, il governo italiano ha introdotto diverse misure, tra cui il famoso “Sismabonus”.
Cos’è il Sismabonus?
Il Sismabonus è un incentivo finanziario fornito dallo Stato italiano per incoraggiare i proprietari di immobili a migliorare la loro sicurezza sismica. Questo programma offre incentivi sotto forma di detrazioni fiscali o contributi diretti per finanziare interventi di miglioramento strutturale e riduzione del rischio sismico. Nello specifico, è l’agevolazione per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche (articolo 16, comma 1-bis, Dl 63/2013). Si tratta di una detrazione Irpef o Ires che viene riconosciuta ai contribuenti (privati e società) che effettuano lavori per mettere in sicurezza le proprie case e gli edifici produttivi, quindi lavori antisismici realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente. Le opere devono essere realizzate su edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3 (rimane esclusa la sola zona 4).
Quali sono i vantaggi del Sismabonus?
1. Protezione delle vite umane: Rendere gli edifici più sicuri significa ridurre il rischio di perdite di vite umane in caso di terremoti.
2. Protezione delle proprietà: Gli interventi finanziati dal Sismabonus aiutano a proteggere le proprietà dagli danni strutturali causati dai terremoti, riducendo così i costi di riparazione e ricostruzione.
3. Rilancio dell’economia: Gli investimenti in miglioramenti strutturali generano opportunità economiche per le imprese edili e il settore delle costruzioni, contribuendo al rilancio dell’economia locale e nazionale.
4. Sostenibilità: Spesso, gli interventi finanziati dal Sismabonus includono anche aggiornamenti che migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducendo così l’impatto ambientale a lungo termine.
Come funziona il Sismabonus? Vediamo i passaggi per ottenerlo:
1. Richiesta di preventivo
Il proprietario dell’immobile interessato presenta una richiesta di preventivo per gli interventi di miglioramento sismico presso un professionista abilitato.
2. Approvazione del progetto
Dopo la valutazione del progetto da parte delle autorità competenti, viene emesso un permesso di costruire o un’autorizzazione simile.
3. Esecuzione dei lavori
Una volta ottenute tutte le approvazioni necessarie, i lavori possono essere eseguiti secondo il progetto approvato.
4. Richiesta del bonus
Alla conclusione dei lavori, il proprietario presenta la documentazione relativa agli interventi eseguiti e richiede il Sismabonus.
5. Erogazione dell’incentivo
Dopo la verifica della conformità degli interventi e della documentazione presentata, lo Stato provvede all’erogazione dell’incentivo finanziario. La detrazione va calcolata su un ammontare complessivo di 96 mila euro per unità immobiliare e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Tra le spese ammesse a beneficiare del Sismabonus rientrano anche quelle per la classificazione e la verifica sismica degli immobili (articolo 16, comma 1-sexies). Inoltre, vale il principio per cui l’intervento di categoria superiore assorbe quelli di categoria inferiore ad esso collegati (quindi la detrazione prevista per gli interventi antisismici può essere applicata, per esempio, anche alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, necessarie al completamento dell’opera).